Vi presentiamo, sia pur con i limiti di una definizione terminologica e planimetrica non sempre corrispondente al dato storico a causa delle moderne trasformazioni della viabilità e dell’abbandono degli ambienti montani, il tracciato pedonale, escursionistico e turistico, denominato Via Priula e ispirato al percorso documentato storicamente della Strada Priula realizzata nel 1593 dal Podestà veneto Alvise Priuli, con lo scopo di collegare Bergamo alla Valtellina tramite il Passo San Marco, allora denominato Colmo di Morbegno.

 

Il percorso dalla frazione Botta di Sedrina al Passo San Marco (direzione sud-nord) ha una distanza complessiva di 51 chilometri con un dislivello in salita di 2.518 metri e di 906 metri in discesa, e un tempo di percorrenza a piedi stimato di 16 ore e 45 minuti.

Riconoscimenti regionali e nazionali della Via Priula
Inserimento nell’Atlante Nazionale dei Cammini del Ministero della Cultura (tratto Piazza Brembana – Morbegno – Chiavenna – Val Bregaglia)
Inserimento nel Progetto Cammini di Lombardia (LinC) con Touring Club Italiano e Triwu (tratto Piazza Brembana – Chiavenna)
Inserimento nel catasto Sentieri della Rete Escursionistica Lombarda (REL) a cura di Ersaf (tratto Piazza Brembana – Morbegno)
Inserimento nella Collana Cammini e Sentieri di Repubblica/Gedi, relativa ai migliori ‘cammini d’Italia’

Itinerario turistico e itinerario escursionistico.
Una doppia soluzione proposta, che sdoppia l’itinerario della Via Priula: il primo, di fondovalle, corrispondente fino a Piazza Brembana, con la pista ciclo-pedonale di valle per favorire un approccio ‘dolce’ e non defatigante all’alta valle; il secondo, più eminentemente escursionistico, che rintraccia alcune trame della viabilità pedonale di mezza costa.

 

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