Il breve tratto nel comune di Lenna approfitta della pista ciclopedonale di fondovalle, poiché non si hanno altre valide alternative. Esisterebbe un sentiero di mezzacosta che dalla Falegnameria Cortinovis giunge fino alla Fontana Stralenna già all’imbocco della Valle del Brembo di Mezzoldo, ma in tal caso resterebbe escluso il passaggio nel centro storico di Piazza Brembana, significativo nella vicenda storica della Strada Priula. Pertanto, sia l’itinerario turistico, sia quello escursionistico, seguono fino all’abitato di Lenna la pista ciclo-pedonale, compreso il tratto in sponda sinistra Brembo. Quindi, mediante la scalinata di Via San Martino, entrano in Piazza Brembana.
Tracciato Storico
«La strada procedeva pianeggiante e comoda lungo le piane di Scalvino fino a raggiungere il paese di Lenna attraverso un ponte che è stato allargato dagli Austriaci nel XIX secolo. La strada saliva poi con una ripida rampa verso la chiesa di San Martino in Piazza Brembana, dopo essere passata sotto un porticato oggi abbattuto; anche questa rampa è stata conservata e oggi si è trasformata in una scalinata pedonale che collega Piazza Brembana a Lenna».
Itinerario escursionistico
Difficoltà: Turistico
Documentato, a unica larga arcata, sul finire del Seicento. Largo 1.5 metri, con pavimentazione acciottolata. Danneggiato dalla alluvione del 1987 è stato in parte restaurato.
Della lunghezza di quasi 120 metri, è un’altra significativa opera della ex-ferrovia. Supera il fiume Brembo di Olmo con otto arcate a tutto sesto. Era opera integrante del prolungamento della ferrovia da San Giovanni Bianco a Moio de’ Calvi, entrato in funzione nel 1926
Dell’abitato si ha memoria negli annali per la sua vocazione siderurgica. Vi era un forno fusorio e fucine alimentate dal Brembo. L’ubicazione, allo sbocco delle vallate superiori, favoriva l’afflusso del minerale grezzo. Dopo la sua lavorazione (chiodi, lame, utensili), i prodotti erano convogliati verso la pianura.
Istituito nel 2002, esteso per 200 ettari nel comune di Lenna, questo Parco locale è adiacente al Parco delle Orobie Bergamasche. Si possono individuare due micro situazioni climatiche diverse: una più mite rivolta in direzione sud, ove si trova ubicato l’abitato principale della frazione Scalvino, e una situazione più fredda, che ha determinato, oltre ad una diversità nel tipo di vegetazione, una particolare localizzazione degli insediamenti dell’uomo. L’area, a causa del forte carsismo presente nelle alte montagne che cingono la valle, è caratterizzata da diverse sorgenti che creano particolari habitat per fauna e flora endemica.