La presenza del capoluogo dell’alta valle condiziona il tracciato della Via Priula seguendo fedelmente la traccia storica fino all’altezza della chiesa di San Carlo e delle successive contrade Pissamora, Vacchera, Mostacina. Quindi per evitare di percorrere la strada provinciale in direzione di Olmo, il percorso si sposta, tramite una passerella metallica in sponda destra del Brembo di Mezzoldo, intercettando il Sentiero CAI 127A. All’interno del bosco, il sentiero sale fino a raggiungere un culmine intorno ai 680 metri di altitudine, presso il confine comunale, per poi decrescere in vista di Cugno di Sotto.
Tracciato Storico
Dopo aver guadagnato la soglia del pianoro di Piazza Brembana, la Strada Priula, rasentando la chiesa parrocchiale entrava nell’abitato, allora ben contraddistinto dalle sue varie contrade i cui abitanti erano dediti all’allevamento del bestiame. La nuova strada apportò movimenti e vivacità commerciale tanto da essere ridefinita come la principale arteria di attraversamento, tuttora presente con i suoi vetusti edifici, comprendendo le contrade di Orenghi e Pissamora. All’ingresso del paese era ubicato il non più esistente edificio delle Dogana. All’uscita di Piazza, la strada proseguiva lungo la sponda sinistra del Brembo in direzione dei Campelli e di Olmo.
Itinerario escursionistico
Difficoltà: TuristicoEdificio neogotico costruito sull’antica chiesa del XV sec. Nella seconda meta dell’800 su progetto dell’arch. Antonio Preda. L’antico campanile, ora sopraelevato, era stato progettato nel triburio terminale dall’ arch. Mauro Codussi nel 1490. All’interno polittico di San Martino di Lattanzio Da Rimini del 1503,grande tela di Gregorio Lazzarini , due tele di Carlo Ceresa e sculture del Cristo morto , della Madonna e del banco dei parati di Andrea Fantoni, la tribuna dell’altare è opera di artisti locali.
Inaugurato nel 2015, l’Ecomuseo è intitolato ai quattro Fratelli Calvi, che durante la Prima Guerra Mondiale diedero la vita per servire la Patria. Lungo l’antica via Priula, oggi via Fratelli Calvi e via San Bernardo, si incontrato numerose stele corredate da fotografie, riproduzioni di documenti originali e didascalie che narrano la storia dei celebri fratelli, come lettere di cordoglio di D’Annunzio, dell’ amico Cesare Battisti e delle massime autorità del tempo… (https://www.visitbrembo.it/it/dove-andare/poi/ecomuseo-fratelli-calvi)
(Via Fratelli Calvi 48). Nati a Piazza Brembana a fine ‘800, i quattro fratelli Calvi furono arruolati per la Grande guerra. Due morirono sul campo, due poco tempo dopo. Ricevettero numerose medaglie per il loro valore e furono riconosciuti come eroi per le loro imprese. Al primo piano un sacrario raccoglie documenti, lettere, decorazioni e fotografie dei fratelli.
Di fronte a Casa Calvi, in stile liberty, opera dell’ing. Luigi Angelini con sculture di Giuseppe Siccardi.
(Via San Bernardo). La casa Gervasoni gia Donati, è antico edificio del sec.xv di cui rimangono segno le due belle finestre in pietra finemente scolpite con stemmi Donati e di San Bernardino da Siena, opera del 1480 ca. di arte di Mauro Codussi. Accanto, meno conservata e curata , la casa natale di Eugenio Goglio ,artista scultore ,ma più conosciuto come uno dei primi fotografi dell’epoca.
Di fianco all’oratorio di San Bernardo, sopra un arcone in pietra ecco la casa del Vicario Veneto che da qui governava il territori della Quadra dell’ oltre la Goggia e di fronte il grande e lungo palazzo che era la gendarmeria.
Piccola chiesa, realizzata nel 1364, poi ristrutturata nel 1717 celata nell’omonima via e nell’antico convento francescano e il palazzo della Pretura. Il suo campanile è visibile e culmina con la statua di Maria Immacolata, festeggiata con una cerimonia l’ 8 dicembre. Interno ad aula semplice, ricco di opere d’arte. La pala d’altare è opera del 1615 di Andrea Michieli con San Bernardo fra i santi Francesco e Carlo.
Dagli antichi pozzi, l’acqua era utilizzata per abbeveratoi e lavatoi pubblici ancora esistenti.
Anditi urbani particolarmente suggestivi per la conservazione dei loro caratteri e dei loro elementi fra cui fontane, lapidi e pozzi antichi.
Una delle antiche contrade in cui era suddiviso l’insediamento di Piazza, troviamo il Palazzo Donati sul quale spicca lo stemma famigliare del 1480 ca. Di fronte si trova la casa Goglio dalle finestre scolpite più avanti la Piazzetta Giacomo Calegari pittore (1848-1915) con una bella fontana in pietra del 1700.
Dal 1614 fu la prima chiesa in territorio bergamasco intitolata al Santo. All’interno copia della tela del pittore Carlo Ceresa il cui originale è nelle chiesa di San Bernardo.
Indica il tradizionale confine comunale fra Piazza Brembana e Olmo al Brembo.