Comune di Cornalba

CO1

Gardati

Suggestiva piccola contrada con edifici rustici. Uno di essi reca un affresco murale intitolato a San Sebastiano. Un secondo edificio, di apparente nobiltà e forse in passato con funzione di foresteria, con ampia scalinata reca in effigia il Leone di San Marco. Si segnala anche il vecchio lavatoio.

CO2

Oratorio del Pagliarolo

Dedicato a Maria Nascente si trova a dominio di un pendio prativo con la facciata rivolta a valle con il retrostante campanile. L’edificio è un’opera architettonica del Settecento. Al suo interno si possono ammirare due tele del Seicento: una tela con la Madonna con il bambino e una con i santi Rocco Gottardo e Francesco di ignota attribuzione. Interessante un messale Romano con legatura in marocchino rosso e con fregi ed applicazioni di argento, del 1753.

CO3

Ponte sul Torrente Ola

Bel manufatto ad arco, in pietra, gettato sul torrente Ola, poco sotto la contrada Tassoni.

CO4

Passoni. Antica contrada di Cornalba.

Si segnala l’interessante dimora (civico 27) con accenni di intonaco dipinto, ballatoio in legno, portale a tutto sesto in pietra arenaria, portone in legno e soglia in mattone. Fontana in pietra con mascherone.

CO5

Casa Cavagnis.

Un poderoso edificio, a monte della contrada Tassoni, segnala la dimora della nobile famiglia Cavagnis, il cui più illustre membro fu il Cardinale Felice Cavagnis. L’edificio riporta sulla parete a settentrione un grande affresco con l’insegna della casata: tre vette verdi in campo azzurro con due cipressi e una cesta d’erba sormontata da una colomba. Il complesso, con gli annessi rustici, spicca per bellezza e integrità sul contesto paesaggistico.,

CO6

Santella

Semplice santella appoggiata a un muro in pietra con l’immagine della Madonna, di probabile fattura otto-novecentesca.

CO7

Cornalba. Centro Storico

Il centro storico si dispone lungo la via centrale (antica Mercatorum) con una doppia spina di edifici ridossati e sovrastati dalla falesia di Corna Bianca, simbolo ed emblema naturale della comunità cornalbese. La pavimentazione in selciato valorizza il contesto solo in parte alterato da edifici modernamente ristrutturati. Interessanti alcuni portali in pietra. I primi documenti che annotano questa piccola comunità di circa 300 abitanti risalgono al 1596 e li fornisce il capitano Giovanni da Lezze nella sua descrizione di Bergamo e il suo territorio. Nell’abitato una lapide ricorda i rastrellamenti fascisti avvenuti nel 1944 che culminarono nell’eccidio di 15 partigiani di Giustizia e Libertà. Lungo Via Papa Giovanni XXIII si segnalano: una cappelletta di fattura moderna, una fontana monumentale, un belvedere aperto sulla valle, le lapidi in memoria dei caduti partigiani e, soprattutto, un edificio (civico 10) con immorsato il Leone di San Marco, un orologio solare e una lapide celebrativa della Via Mercatorum.

CO8

Cornalba. Punto Panoramico

Sul margine della centrale Via Papa Giovanni XXIII si diparte un terrazzo pubblico che consente un’ampia veduta panoramica sulla Val Serina e le circostanti cime orobiche.

CO9

Chiesa di San Pietro Apostolo.

Vanto culturale dei cornalbesi è la ricca dotazione artistica raccolta a decoro della Chiesa Parrocchiale. Nel 1480 la Chiesa di Cornalba fu separata da quella di Lepreno, e nel 1740 fu ricostruita sopra a quella più antica e prende la forma attuale. La chiesa, dedicata all’apostolo Pietro, conserva arredi di pregio, sculture dei Caniana e alcune opere d’arte: tre dipinti su tavola, appartenuti a un polittico di epoca quattrocentesca di difficile attribuzione. Notevoli anche la tela di San Francesco della Verna, opera di Carlo Ceresa e i putti del presbiterio di scuola fantoniana (https://www.visitbrembo.it/it/dove-andare/poi/chiesa-parrocchiale-di-cornalba)