Comune di San Giovanni Bianco

La Variante ‘alta’ della Via Mercatorum interessa una porzione del territorio comunale di San Giovanni Bianco senza però toccare il capoluogo. Da Dossena infatti il percorso si dirige a nord-ovest digradando sul versante sinistro della Valle Brembana avvicinando i tre nuclei, in successione, di Bosco Fuori, Bosco Dentro, Grumo. Utilizzando infine un profondo impluvio la vecchia mulattiera si affaccia al Brembo e si connette, tramite un ponte al tracciato riconosciuto della Via Priula presso Orbrembo.

Da Orbrembo a Olmo al Brembo i tracciati della Via Mercatorum e della Via Priula convergono rispettando per quanto possibile le tracce storiche dei due percorsi ma mantenendo saldi, come priorità, i prerequisiti di un percorso sicuro e protetto dal traffico motorizzato.

Tracciato Storico

Itinerario escursionistico

Difficoltà:
Lunghezza percorso: 3500m
Dislivello: 490m
Tempo di percorrenza: 45 minuti
Note: "Segnaletica: segnavia norme CAI con la dicitura ‘M’ (Mercatorum) e pannelli direzionali in legno. In generale ben segnalata.
Connessioni con trasporto pubblico: Orbrembo.
Ricettività: nessun punto di ristoro lungo il percorso.
Altri percorsi escursionistici convergenti: sentieri locali per le miniere di Paglio (Dossena); connessione finale con il tracciato della Via Priula a Orbrembo."
SG1

Chiesa di San Gallo

La chiesa di Santa Maria Assunta e San Gallo è il principale luogo di culto cattolico della località di San Gallo frazione di San Giovanni Bianco in provincia e diocesi di Bergamo. Chiesa ad unica navata con cappelle laterali conteneti gli altari minori coperte da volte a botte, abside semicircolare. Internamente 4 pilastri sostengono la volta affrescata a pianta ellittica posta centralmente alla navata; un’altra volta, anch’essa affrescata ma a pianta circolare, è posta sopra il presbiterio. Esternamente la facciata si presenta sobria, la parte inferiore è coperta da un portico aggettante sostenuto da 4 pilastri in pietra, nella parte superiore 4 lesene, che riprendono i pilastri del portico, reggono la trabeazione su cui poggia il timpano. La copertura è del tipo a capanna. Sul retro, tra le costruzioni più basse della sagrestia e di una casa d’abitazione si innalza l’abside dalla caratteristica forma semicircolare.
Nella chiesa è conservato il Polittico di San Gallo, opera di Leonardo Boldrini del 1490. Chiesa ad unica navata con cappelle laterali contenenti gli altari minori. coperte da volte a botte, abside semicircolare. Internamente 4 pilastri sostengono la volta affrescata a pianta ellittica posta centralmente alla navata. Epoca di costruzione: 15/08/1828 – 19/10/1840

SG2

Mulera

Piccolo nucleo rurale collocato lungo la strada per San Gallo. Si evidenzia una dimora nobile, sul lato a monte, sorretta da spalti e con giardino chiuso

SG3

Santuario Beata Vergine della Costa

Nell’anno 1492 si all’interno di una casa nei pressi del borgo si registrarono eventi e guarigioni miracolose legate ad un quadro della Vergine con il Bambino in braccio. Si narra di svariate persone che beneficiarono di eventi miracolosi inspiegabili. Da qui iniziò la venerazione dell’effige della Madonna. In seguito al prodigio del Quadro, fu realizzata una piccola Cappella sul lato nord della “Stanza del Miracolo” che si trova al piano primo del fabbricato adiacente. Con ogni probabilità la “Stanza” fu stralciata dalla casa di cui faceva parte e divenne luogo di culto, collegata da una scala interna direttamente con la nuova Cappella edificata. Numerose persone giungevano da borgate e paesi vicini, o anche da località più lontane per ottenere una Grazia o più semplicemente per devozione. La chiesa attuale, risalente al 1782, è a pianta ellittica con pareti portanti suddivise da lesene in varie specchiature. Le lesene di ordine corinzio composito sostengono la trabeazione con cornicione su cui è impostata la cupola ellittica affrescata. Il presbiterio rialzato di 3 gradini è a pianta rettangolare, con copertura a cupola ellissoidale, terminato dall’abside semicircolare con il relativo catino di raccordo. A destra del presbiterio sta l’accesso al disimpegno che porta a due ambienti rettangolari: la sagrestia e a fianco la prima cappella costruita subito dopo l’evento miracoloso da cui attraverso una scala si giunge alla stanza di Caterina Lupis. La forma della chiesa attuale è ben leggibile anche esternamente. La facciata è posta verso valle ed è ben composta: un cornicione orizzontale divide i due ordini architettonici ed un timpano, posto al di sopra della seconda trabeazione, chiude la composizione (https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/BG020-00893/).

SG4

Ponte Vecchio

San Giovanni Bianco si sviluppa attorno alla confluenza tra il fiume Brembo e il torrente Enna, questo determina la conformazione del paese con strade strette e lunghi porticati, ma l’aspetto che maggiormente lo caratterizza sono gli antichi ponti con le vecchie case allineate lungo i corsi d’acqua. Il Ponte Vecchio è quello più importante per la sua storia e per la sua posizione. Posto al centro del paese, si trova a pochi metri da altri due ponti in pietra che attraversano il torrente Enna. Quello più antico è ad una sola arcata e si trova infatti nella parte storica accanto al quattrocentesco palazzo Boselli ricco di saloni affrescati. Notevole la conformazione con due alte arcate a semicerchio, pilone centrale e spalle bene agganciate alla roccia dei margini del Brembo. Ben conservata la struttura in pietra, a grossi conci squadrati sulle arcate e sul pilone centrale e in pietrame nelle spalle. Anche il parapetto è in lastre di pietra, di notevole pregio, che si sviluppano lungo tutto il perimetro del ponte. La pavimentazione è in ciottoli e in lastroni per il passaggio centrale. La vista da sud lo mostra con alle spalle la mole neoclassica della chiesa parrocchiale di San Giovanni, innalzata nell’Ottocento sul precedente edificio di epoca medioevale. (https://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/BG120-00526/)