Fissare la data di costruzione di un sentiero non è facile. Non si tratta di una chiesa o di un dipinto, di cui spesso si conosce autore e anno. Per la Strada Priula però siamo fortunati perché si conoscono sia l’autore – Alvise Priuli, podestà veneto di Bergamo – sia la data di costruzione, il 1593. D’altra parte, nel corso dei secoli le trasformazioni avvenute nella valle hanno profondamente modificato la viabilità antica. Soprattutto nella bassa e media valle, per evitare di camminare accanto alle auto, è stato necessario trovare dei sentieri alternativi che, è bene dirlo, non sempre corrispondono ai tracciati originari o comprovati da documenti e mappe d’archivio. I Comuni del territorio e le associazioni si stanno comunque adoperando per recuperare in futuro gli antichi percorsi ovunque sarà possibile.
La Strada Priula si conosce oggi come un tracciato escursionistico – Via Priula – che unisce Bergamo a Morbegno, attraversando la Val Brembana. Le giornate di viaggio a piedi dipendono dalle condizioni fisiche di ogni camminatore. In linea di massima si possono consigliare 5 tappe giornaliere, su una distanza media di 15-20 chilometri, con pernottamenti, partendo da Bergamo, a Zogno, Piazza Brembana, Mezzoldo, Albaredo per San Marco. Nella bassa valle il camminatore può optare per due percorsi: il facile tracciato ‘turistico’ lungo la pista ciclopedonale della valle; oppure il tracciato ‘escursionistico’ che segue i sentieri di mezza costa.
La Via Mercatorum, dalla Val Seriana al Passo di Verrobbio, si percorre in 5 tappe, con pernottamenti a Selvino, Serina, Piazza Brembana, Averara. La Via del Ferro in 2 tappe, da Mezzoldo a Santa Brigida e da Santa Brigida a Valtorta. La Via Taverna nella stessa giornata.
La Via Priula è un facile percorso escursionistico che non presenta difficoltà di sorta e, secondo il codice CAI, può essere classificato come sentiero “E”, agibile a tutti, anche alle famiglie con bambini. Il tratto da Villa d’Almè a Piazza Brembana è agibile anche alle carrozzine per i portatori di handicap seguendo il tracciato della pista ciclabile della Val Brembana.
Oltre ai normali numeri di emergenza e di soccorso, è bene sapere che nella bassa e media valle non si è mai troppo distanti dai centri abitati che dispongono di farmacie o punti di pronto soccorso. Anche nella traversata della catena orobica, lungo la Via Priula, si avvicinano rifugi o si resta nelle vicinanze della strada rotabile permettendo facili vie di fuga. Da Bergamo a Mezzoldo, in caso di necessità, si possono utilizzare i bus di linea della compagnia Arriva e di Bergamo Trasporti.
Interamente no. Si può percorrere il tracciato ‘turistico’ lungo la bella pista-ciclopedonale della valle, da Paladina a Piazza Brembana. Il tratto montano non è percorribile e, in questo caso, i ciclisti allenati utilizzano il percorso della strada per il Passo San Marco.
In genere da sud a nord e da est a ovest seguendo gli antichi e tradizionali flussi dei viandanti e dei mercanti. Quindi per la Priula, da Bergamo a Morbegno; per la Via Mercatorum, da Nembro o Selvino al Passo di Verrobbio; per la Via del Ferro, da Mezzoldo a Valtorta; per la Via Taverna, dai Ponti di Sedrina al Passo di Crosnello.
Le Vie storiche della Val Brembana sono connesse con la Rete Escursionistica Regionale (RER). La Via Priula è unita a Morbegno con il Sentiero Valtellina (per Colico o per Bormio), con la Via dei Terrazzamenti (per Tirano o Nuova Olonio), con il Sentiero del Viandante (per Lecco o per la Val Masino). La stessa via è intersecata al Passo San Marco dal Sentiero delle Orobie Occidentali. La Via del Ferro è unita con la Dorsale Orobica Lecchese (DOL). Infine molti altri sentieri di interesse locale, segnalati dal CAI Bergamo o da Associazioni locali, sono interconnessi con le Vie storiche.
A parte i tratti di percorso al di sopra degli 800 – 1000 metri, dove si può trovare in inverno neve, tutti gli altri sono percorribili in ogni stagione dell’anno fatta magari eccezione, in bassa valle, ai momenti più caldi delle giornate estive. Si consiglia però di evitare i percorsi in caso di condizioni meteo avverse.