L’Alta Val Mora con il Piano dell’Acqua Nera e la vasta Alpe Cul sono divise fra il Comune di Santa Brigida, dove spicca il culmine di M. Colombarolo (alt. 2117), e il Comune di Averara. Il lago artificiale di Val Mora, realizzato negli anni Cinquanta del secolo scorso ha alterato la fisionomia paesaggistica della valle e anche l’andamento dei percorsi mulattieri. Sostanzialmente, alla base dell’attuale diga, in precedenza, una volta risalita la parte bassa della valle si dipartivano due percorsi: uno verso destra in direzione di Ca’ San Marco e del Passo San Marco; un secondo verso sinistra in direzione del Passo di Verrobbio, o di Morbegno, e della Val Gerola. L’attuale strada carrabile di servizio alla diga si collega alla SS 470 presso il Rifugio San Marco 2000, mentre al Ponte superiore dell’Acqua sulla medesima strada, si stacca il sentiero CAI 110 A denominato dell’Alta Via Mercatorum che conduce al suddetto Passo di Verrobbio (alt. 2026). La raffigurazione presa dal rilievo austro-ungarico del 1819, riflette la situazione viaria dell’epoca, dove la diramazione verso il Passo di Verrobbio non avviene all’altezza dell’attuale diga, bensì alla Ca’ San Marco (oggi percorsa dai sentieri CAI 101 – 161).